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Lunedì, 13 Marzo 2023

Piano di sviluppo dell'Unione Montana



Piano di sviluppo dell'Unione Montana


 VALLE SUSA, UNO STILE DI VITA

Presentato oggi ad Avigliana il piano di sviluppo territoriale dell’Unione Montana

 


Un documento guida, sintesi delle esigenze dei Comuni, che tratteggia una visione unitaria sul futuro del territorio: questo è il Piano di sviluppo del territorio, presentato questa mattina ad Avigliana dall’Unione Montana Valle Susa. Un grande lavoro, realizzato da Fondazione PromoPA su incarico dell’Unione, che servirà ad intercettare preziose opportunità di finanziamento, utili a sviluppare il territorio sulla base di una linea comune.


Un piano nato un anno fa, quando, spiega il vicepresidente dell’Unione Andrea Archinà: “abbiamo fatto un primo censimento dei progetti dei Comuni, da cui è emersa una pianificazione molto ricca, di cui però nessuno a livello complessivo era a conoscenza. Ci siamo quindi resi conto che dovevamo affrontare in maniera metodica questi progetti, mettendoli insieme a quelli che l’Unione stava già sviluppando. C’era bisogno di un lavoro di mappatura, a cui seguisse un lavoro di sintesi della visione, per cui ci siamo rivolti a PromoPA”.


Da qui è nato il progetto, realizzato per Fondazione PromoPA da Irene Panzani e Francesca Velani (coordinatrice), secondo la quale: “Non sono tanti gli Enti che hanno avuto la lungimiranza di dotarsi di un piano di questo tipo, venendo a compromessi con alcune progettualità per integrarle in una logica di territorio”. Il documento che ne è scaturito, quadro di riferimento per le progettualità che ogni comune potrà presentare, è suddiviso in quattro parti: analisi, concept, struttura, governance.


Si è quindi partiti dall’analisi dei punti di debolezza - da quelli più indipendenti, come pandemia e cambiamenti climatici, ad altri su cui è possibile intervenire, come la frammentazione dell’offerta turistico-culturale - per confrontarli con i punti di forza, come la via Francigena, il patrimonio culturale (es. Sacra di San Michele e Abbazia di Novalesa) la presenza di una linea ferroviaria che collega con il capoluogo. Questi sono stati confrontati con le progettualità provenienti dal territorio, raggruppate in aree tematiche (rischio idrogeologico, produzione di energia, edilizia scolastica, welfare, infrastrutture tecnologiche e digitali, valorizzazione patrimonio culturale e sociale, sport outdoor), andando quindi ad individuare i target a cui mirare per uno sviluppo di successo per il territorio: turismo lento e silver tourism (over65), connettività, welfare culturale, sostenibilità (sociale e ambientale). Da qui nasce il concept: “Valle Susa, uno stile di vita”.


I risultati hanno portato a strutturare il piano su tre linee di intervento - Culto micaelico (piano di sviluppo Terre di Sacra, candidatura UNESCO, il Cammino dei Cammini, Rete siti micaelici), Via Francigena (ciclovia, promozione della via, Via Francigena for all), Valle Susa Green (green communities, comunità energetiche) - sulla base delle quali andare a sviluppare una serie di interventi strategici.


“Su progetti di questo tipo - spiega il Presidente Pacifico Banchieri - i territori devono lavorare insieme. Abbiamo già siglato protocolli d’intesa su turismo e cultura con altre Unioni, ma non basta: dobbiamo lavorare anche su un’area più vasta per sviluppare progetti molto più ampi, come la ciclovia Francigena, che vanno anche fuori dai confini regionali. Solo in questo modo si può essere vincenti”.

Un progetto che il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo giudica: "interessante e di prospettiva. Abbiamo davanti anni complicati, di incertezze, ma ci sono 2 linee di finanziamento che ci possono venire in aiuto: PNRR e FESR. In questa partita il piano strategico dell'Unione dà la possibilità al territorio di presentarsi con una progettualità condivisa, importante per garantire  opportunità di finanziamento”.
Iniziativa che trova il plauso anche degli altri Enti interessati: GAL, Fondazione Compagnia di San Paolo, Centro culturale diocesano, CONISA e Comuni.


“Attraverso questo strumento - conclude il Vicepresidente Archinà - possiamo ricavare quali sono le esigenze della Valle: per esempio, attualmente il cantiere con il maggior numero di progetti è legato ad attività sportive e sociali. Questo lavoro ci servirà per candidare le iniziative utili, dando benzina a progetti che già esistono, ma che difficilmente da soli potrebbero vedere la luce”.


Documenti allegati: